Ritrovo alle ore 8,00 Milano Stazione Rogoredo.
Partenza alle ore 8,22 in treno con arrivo a Piacenza alle ore 9,25.
Rientro alle ore 17,43 in treno da Piacenza con arrivo a Milano Rogoredo alle ore 18,26.
Itinerario: Piacenza, Rivanazzano, Rivalta, Piacenza.
Interesse: storico, paesaggistico, gastronomico.
Percorso di 65 Km.
Dislivello: 65% pianura, 35% collina.
Fondo: 80% asfalto, 20% sterrato.
Bici: Mountain bike, Ibrida, City bike.
Difficoltà: *** Media.
Pranzo: al sacco, possibilità di degustazione di prodotti tipici piacentini.
Costo: 19 Euro, comprende il biglietto del treno con il trasporto della bici.
Termine iscrizione: entro le ore 14 di sabato 26 Settembre.
Note: Assicuratevi di ricevere una risposta quando prenotate.
Non sono ammesse partecipazioni parziali all’iniziativa o cambi di alcun tipo al programma.
Stefano Antonelli cell.3461214630 ab.0255602361 fanti.sognanti@yahoo.it
Bighellonando dal Po alle prime creste.
Pur vivendo in un paese di sognatori al giorno d’oggi
non solo di fanti in giro non se ne vedono più tanti
ma anche l’arte di disegnare traiettorie circolari
dentro ad incroci ortogonali con la bicicletta
è vista allo stesso modo del saper scrivere
in bella calligrafia con la pipì sulla neve…
è know how che non riconoscono
ne ai colloqui di lavoro ne ai capannelli alla macchinetta del caffè.
Per contribuire ad invertire la tendenza e tornare a svolgere sane fantasticherie
segnalo tra il Po di Piacenza e i primi colli
questo bello spiazzo di pianura distesa
su campi marcati a vista da strade strette
che incrociano ad angolo retto
dove si può fare pratica di guida tutto l’anno e volendo in qualche rara occasione
anche esercitarsi alla scrittura di cui sopra
sfuggendo così al cliché della tappa di trasferimento.
Man mano poi che le curve diventano più armoniose
la strada dei vini e dei sapori inizia a salire
verso le creste delle colline che cingono la Val Trebbia
dove morbidi avvallamenti conferiscono al nostro spostamento
la denominazione del bighellonare.
La discesa diverte e punta dritta al bel borgo in pietra di fiume del “rio Vergario”
che trasuda di placida atmosfera fluviale e campeggia la zona dei castelli piacentini
dal passato strategico e spesso contesi tra le fazioni medievali
di scolastica memoria dei guelfi e ghibellini.
Pur senza più fanti e cavalieri al di là del corso d’acqua
corre una strada segnata in verde sulle carte geografiche turistiche che,
oltre a rigarci il cuore, ci porta al castello di Rivalta,
luogo ideale per fascino e incanto del tempo passato
dove sostare con la fanteria sognante
per degustare prodotti gastronomici piacentini di alta qualità
è assioma fondamentale della moderna teoria cicloturistica
che considera tendente a zero
la differenza tra le calorie spese e quelle introdotte al termine dell’attività.
Rientriamo al di qua del Trebbia per contemplare alla luce del tramonto
le prime sfumature dei colori autunnali e ripercorrere altre vie
nel labirinto delle strade di campagna che portano a Piacenza
senza incrociare motori a scoppio.
Fatta con consapevolezza questa gita contribuisce al reincanto del mondo.